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Premio Armando De Simoni Lefevre 2014”

 

Secondo una recente analisi di mercato che ha preso in considerazione il settore orafo in Italia e la sua situazione attuale, focalizzandosi in modo particolare sulle gioiellerie e sui punti vendita al dettaglio, sembra che l'industria gioielliera si stia rialzando da una situazione abbastanza sconfortante degli ultimi anni, nonostante la crisi sia ancora intensa. In parte questa situazione migliorata è dettata dal fatto che, nonostante tutto, il settore orafo ha comunque degli ottimi clienti e la fascia della popolazione più abbiente e tutti i turisti stranieri che arrivano in Italia vogliono acquistare il meglio del Made in Italy.

Abbiamo quindi contattato i giovani premiati alla cerimonia, svoltasi il 30 Novembre presso la Chiesa di S. Eligio, in occasione del premio De Simoni – Lefevre, proprio per sentire un loro parere a riguardo e sulle loro prospettive future.

Partendo dal presupposto che il premio in sé ha avuto da sempre l’obiettivo di guardare al futuro di tutti quei giovani che con passione e sacrificio hanno voluto intraprendere il percorso dell’arte orafa, ciò che ha colpito in positivo tutti gli intervistati è stata l’idea, nata dalla Commissione Esaminatrice dell’Università degli Orefici, della creazione del database che dovrà contenere tutti i curricula degli artigiani, che parteciperanno ai premi e ai concorsi, completi di caratteristiche tecniche e capacità realizzative nel dettaglio, in modo da avere una giusta presentazione nei confronti di aziende pronte ad usufruire dei loro servigi.

Un’iniziativa reputata lodevole che in un periodo così critico può rivelarsi una boccata d’ossigeno, nonostante le difficoltà evidenti nell’affermarsi all’interno del mercato. I pareri a riguardo sono stati in parte discordanti se pensiamo che Gionatan Salzano, pur evidenziando l’impossibilità di aprire una propria attività, non nasconde un certo ottimismo, necessario per continuare a perseguire l’obiettivo di affermarsi.

E’ pur vero però che, a detta sua, e anche di Roberto Tonanzi, è il mercato ad essere cambiato e non il settore, che dal punto di vista della manifattura rimane il Top nel mondo; sono i gusti dei compratori ad essere cambiati e oltre al risparmio si pensa di più al brand che all’oggetto personalizzato e unico. Di opinione similare è Pasquale Avitabile che oltretutto teme molto la concorrenza estera che offre una qualità del prodotto molto spesso inferiore a quella italiana, ma con dei prezzi difficilmente paragonabili che insieme all’impossibilità di creare impresa, e qui torniamo al discorso di Salzano, crea un quadro davvero incerto.

Serena Macaluso invece è stata davvero positiva nella conversazione che abbiamo avuto con lei, riconoscendo il periodo buio attuale, ma confidando in un futuro migliore; la vera “cura” sarebbe l’intraprendenza e la capacità di cogliere ogni occasione che capita per farsi conoscere e migliorare costantemente. Le.phpre critiche ci sono state, e in particolare nel confronto del Sistema Paese, che sta sperperando le potenzialità della storia e della cultura italiana, svalutando la forza lavoro di artigiani di talento, non solo nel settore orafo, ma anche parlando più in generale, sta depauperando le risorse delle nuove generazioni nel mondo del lavoro. Anche Roberto Tonanzi è dell'idea che con la buona volontà, l'applicazione e anche un pizzico di fortuna, si possa trovare uno spazio in un settore, quello orafo, che seppur in crisi, permette ancora alle individualità di emergere.

E’ di quest’idea anche Sara Fermanelli, che critica però il mercato stesso che non punta sulla sperimentazione e sui giovani ma solo su brand ben conosciuti. Inoltre evidenzia come la clientela mediamente stia spendendo sempre di meno, ricollegandosi in parte a ciò che ci ha detto Avitabile. Infatti anche la concorrenza estera, e non italiana, sta influenzando pesantemente l’andamento del mercato ma non bisogna demordere, e insistere con il duro lavoro che nel medio e lungo periodo pagherà per forza di cose.

Speriamo, quindi, con queste interviste di avervi dato un quadro, seppur parziale, della situazione attuale del settore, grazie anche alle testimonianze di questi giovani artigiani a cui auguriamo ogni fortuna per il loro futuro.

 
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